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Nome di battaglia Lia. All’Elfo Puccini la piccola grande Italia

nome di battaglia LiaIl Teatro Elfo Puccini di Milano, dal 23 al 30 aprile 2013, presenta “Nome di battaglia Lia“, di Renato Sarti che è anche attore e regista della pièce.  Per questo spettacolo, ospitato a Palazzo Montecitorio nell’aprile del 2010, la Presidenza della Repubblica ha conferito una medaglia commemorativa al Teatro della Cooperativa che lo ha prodotto con il patrocinio dell’ Associazione nazionale partigiani italiani, Associazione nazionale ex deportati, Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione italiano, Federazione italiana associazioni partigiane, Laboratorio nazionale per la didattica della storia. Il 1 maggio 2013, la replica sarà riservata alla Camera del Lavoro.
Sul palco, frammenti di coraggio e solidarietà al femminile nell’ Italia del 1945, ancora per poco fascista, in un angolo di Milano: il quartiere Niguarda. La storia viene raccontata lontano da toni celebrativi, mezza in dialetto milanese, tra una risata ed una lacrima da  due attrici-narratrici, Marta Marangoni e Rossana Mola. Sono popolane, compagne anziane che hanno condiviso la resistenza. Una catena di solidarietà che nasce spontaneamente tra le donne, umiliate, offese, deboli. Private del padre, del marito, del fratello, del figlio si uniscono per aiutarsi e aiutare. Sono donne del popolo, poco istruite ma con un cuore grande. Inizialmente cucinano polenta, cuciono bandiere, accudiscono i bambini, curano i feriti. In un secondo momento nascondono armi, partigiani, fanno la staffetta portando messaggi importanti, girando per le vie del quartiere in bicicletta: via Ornato, Via Guglielmo Pepe, lungo il fiume Seveso. Sono tasselli di storie marginali ma che hanno contribuito ad arrivare al 25 aprile 1945. L’ospedale Niguarda è il centro, dove suor Giovanna nasconde i partigiani, ingessandoli o operandoli alla bocca per renderli irriconoscibili o impedire loro di parlare. Quando i fascisti perlustrano l’ospedale, li nasconde “in orizzontale” all’obitorio. Fra i tanti volti si ricorda Lia, Gina Galeotti Bianchi, una delle figure più importanti del Gruppo di Difesa della Donna. Quest’ultimo vantava a Milano ben 40.000 aderenti, oltre 3.000 attiviste. Lia è la responsabile del gruppo Niguarda. Lo spettacolo vuole essere un tributo al suo coraggio e al suo sooriiso.  Il 24 aprile 1945, quando ancora serpeggia la paura e i tedeschi stanno abbandonando convulsamente la città, dopo una corsa estenuante in bicicletta per portare un messaggio, Lia si accascia a terra, falciata dalla mitraglia nazista. Porta una gravidanza in grembo, insieme alla speranza di partorire in un’ Italia libera dal nemico.

Raffaella Roversi
27 aprile 2013

INFO:
Teatro Elfo Puccini – sala Shakespeare
www.elfo.org

corso Buenos Aires 33, Milano
Martedì/sabato ore 21.00, domenica ore 16.00, lunedì 29 aprile riposo
Biglietteria: tel. 02.0066.06.06
Prezzi: Intero € 30.50 – Martedì € 20 –
Ridotto giovani e anziani € 16 – scuole € 12 

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