Due ore di godibilissimo spettacolo quelle della prima teatrale di «Prendo in prestito tua moglie» al Teatro Martinitt di Milano. Commedia scritta e diretta da Luca Franco in scena dal 16 ottobre al 2 novembre, da subito afferra lo spettatore con un ritmo incalzante ed esilaranti battute, in un susseguirsi di equivoci che lasciano spazio anche a momenti di riflessione e commozione. La trama si snoda tra le vite di due amici e vicini di casa, una trama leggera ma non per questo banale. Tra allusioni e ambiguità si viene coinvolti nelle vicende sentimentali di Valerio (Marco Russo) e di Nicola (Daniele Locci). Valerio è sposato con Marta (Roberta Scardola), mentre Nicola convive con Leonardo (Emiliano Lana). Due facce dell’amore, quello coniugale, con le difficoltà di una coppia in crisi, e quello omosessuale, con una coppia innamorata e ben affiatata. Almeno fino all’arrivo del padre di Nicola (Filippo Valastro), «ignaro» che il figlio sia gay, un napoletano che non perde occasione per dimostrare la sua avversione per gli omosessuali in modo volutamente ostentato. Ecco l’imprevisto: una decisione presa dal padre per andare a conoscere la fantomatica ragazza del figlio sposta gli equilibri e rimescola le carte. Si scatena il panico e Nicola vede come unica soluzione quella di chiedere in prestito la moglie dell’amico per salvare le apparenze. Preoccupato del giudizio del padre, non considera l’eventualità di deluderlo, incapace di affrontare e difendere la propria identità. Una identità che non è solo sessuale ma di coerenza con le proprie scelte, indipendentemente da quali esse siano. La domanda che viene sollevata è quindi una domanda che va alla radice e che riguarda ognuno di noi: cosa significa veramente essere uomo? Il rapporto stanco di Marta e Valerio, pieno di insicurezze e gelosie, aiuterà a scandagliare il tema del rapporto di coppia, scatenando una serie di situazioni comiche ed esilaranti che complicano lo scenario. Uno scenario pieno di sorprese e colpi di scena, grazie anche alla straripante e verace simpatia di una vicina di casa, Agata (Monica Falconi), zitella pettegola e ficcanaso dalla spassosa parlata romana, che aggiunge quel tocco di brio ad una vicenda di per sé già complicata, e che risveglia inaspettatamente desiderio e passione nel padre di Nicola.
Il pubblico in sala rimane ancorato a questa giostra di gag e comicità, venendone travolto e catturato, con applausi a scena aperta e spontanee risate, con meravigliosi momenti di spettacolo all’interno dello spettacolo attraverso i siparietti di Nicola e Leonardo che si esibiscono come drag queen. Cast molto bravo a tenere la scena, senza mai allentare il cadenzare palpitante, dove i ruoli «minori» scompaiono, essendo tutti di volta in volta protagonisti in questa coralità ben concertata. E alla fine, quando si scopre che le provocazioni del padre erano un gesto d’amore verso il figlio per spingerlo a rivelarsi e vivere finalmente in libertà la propria identità, ciò che resta non è solo il gusto sano del divertimento, ma anche quella miriade di interrogativi sollevati, una miscellanea di sentimenti e genuine emozioni. Bravi!
Paola Mattavelli
17 ottobre 2014
Info e prenotazioni:
TEATRO MARTINITT
Via Pitteri 58, Milano — Tel. 02 36.58.00.10
Orario spettacoli: giovedì e venerdì ore 21:00, sabato ore 16:30. domenica ore 18:00.
Biglietteria: da martedì a sabato ore 10:00-20:00, domenica ore 15:00-17.30.