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Il Principe Schiaccianoci o anticamente Schiaccianocciola. La magia tangibile al teatro Costanzi.

L’appuntamento natalizio con Lo schiaccianoci di Pëtr Il’ic Čajkovskij è quasi una tradizione al Teatro dell’Opera di Roma. Qui si riprende l’allestimento dello scorso anno: la coreografia è affidata a Paul Chalmer, mentre la direzione ad Andrea Quinn. I ruoli principali sono danzati da Flavia Stocchi (Clara), Alessio Rezza (Schiaccianoci), Federica Maine (Fata Confetto) e Mattia Tortora (Cavaliere). 

Simbolo intoccabile delle festività natalizie quanto il presepe, l’abete illuminato o Santa Claus. 

Al teatro Costanzi di Roma torna per grandi e piccini il balletto magico per eccellenza, una festa corale danzata attorno una scenografia spettacolare e perdifiato. 

Un’edizione incantevole questa dello Schiaccianoci che ha intrattenuto il pubblico romano, con frequenti applausi a scena aperta. La perfetta fiaba di Natale, una trama di magia amore e mistero. 

Ed in effetti è stata registrata un’elevata presenza in sala di piccoli spettatori. 

 Le scenografie bellissime, coreografie coinvolgenti, belle le luci e ovviamente bravissimi i ballerini sul palcoscenico. Musica stupenda e ottimamente eseguita dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, diretta dal Maestro Nir Kabaretti in maniera magistrale. 

Il direttore d’orchestra valorizza la musica del grande compositore russo, seguendo uno stile di direzione classico, anche se forse un po’ rallentato. Diversi brani sono eseguiti più lentamente per i più esperti, ma questo non ha tolto nulla allo spettacolo anzi ha aggiunto momenti più lunghi d’osservazione. La caduta dei fiocchi di neve in forme sempre differenti, è stata resa davvero bene: un mix di luci proiettate sul palco, fiocchi di polistirolo e un fondale a video. Il risultato è davvero coinvolgente e conferisce un’atmosfera particolare che ci ha subito catturati. 

Quello che colpisce immediatamente sono la regia e le scene di Paul Chalmer. Sono principalmente tre gli ambienti: gli interni liberty di Casa Stahlbaum. Tra queste danze spicca in modo particolare il pas de deux (passo a due) della Fata Confetto con il Principe Coqueluche, in cui nella seconda variazione (Danza della Fata Confetto) si può riconoscere in modo eclatante il suono della celesta. A coronamento di questo passo a due tutti gli abitanti di quel posto fantastico si esibiscono in un gran divertissement coinvolgendovi anche Clara e Schiaccianoci, che alla fine vengono incoronati come nuovi sovrani del Regno dei Dolciumi. Quindi la Fata Confetto si inchina davanti a loro e dopo li conduce su di una slitta trainata da renne, che prende il volo tra i saluti di tutti bosco innevato e misterioso ed il castello nel Regno dei dolciumi dominato dalla Fata Confetto. 

I sontuosi interni di Casa Stahlbaum sono resi tramite quinte in stile liberty ed un bellissimo fondale che tramite l’uso di proiezioni video cambia continuamente.  Mentre la scena diventa scura e divertente nel fatidico momento della battaglia dei topi. 

Lo Schiaccianoci e Il Re Topo, raccontano, la storia di una giovane, Marie o Clara, e il suo sogno di un mondo magico, dove i giocattoli prendono vita, e il suo Schiaccianoci diventa un Principe per combattere il Re Topo e salvarle la vita.  

Le musiche sono tangibile magia e l’atmosfera resta fino il ritorno a casa, come se i fiocchi di neve volassero ancora attorno lo spettatore. Forse il Natale non porterà della vera magia, ma della vera magia può uscire da questo spettacolo del Costanzi. 

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