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La Sinfonica di Milano promuove le sinergie tra istituzioni culturali

Presentato il programma 2024/2025 dell’Orchestra Sinfonica di Milano, elaborato dall’astro nascente Emmanuel Tjeknavorian. La sua prima stagione da direttore musicale vedrà 31 produzioni sinfoniche affiancate da 4 rassegne collaterali, debutti internazionali e grandi artisti.

Tra l’Orchestra Sinfonica di Milano ed Emmanuel Tjeknavorian – il giovane e talentuoso violinista solista, prima, e direttore d’orchestra dopo – c’è stato un vero colpo di fulmine, dal quale è scaturito un rapporto di evidente sintonia ed intesa, che già dal suo debutto come direttore musicale a fine gennaio di quest’anno ha portato anche ad un maggiore coinvolgimento di critica e di pubblico.

Davanti ad un pubblico eterogeneo, fatto di giovani e meno giovani, addetti ai lavori e neofiti, Tjeknavorian oggi ha dato un assaggio della prossima stagione, che vuole essere per tutti, con autori della tradizione e contemporanei, brani famosi e meno noti affinché ognuno possa “essere toccato emotivamente da ciò che ascolterà”, secondo le sue parole. Come sottolineato più volte, l’Orchestra Sinfonica deve continuare ad ampliare i propri confini, diventando una ‘community’ sempre più inclusiva, forte e connessa e per raggiungere questo obiettivo, la nuova stagione fonderà la familiarità ed il calore dei classici con l’entusiasmante scoperta di opere meno conosciute dei grandi compositori. Questo equilibrio tra il rinomato ed il raro mira ad arricchire l’esperienza musicale del pubblico e ad ampliare gli orizzonti musicali collettivi.

Di questa ‘famiglia allargata’ sono chiamati a far parte l’orchestra, il pubblico ed anche i musicisti ospiti, in un’offerta artistica variegata, tanto diversa per età degli esecutori, provenienza e repertorio di elezione, ma accomunati dall’essere eccellenze riconosciute. Una proposta di giovani come Diego Ceretta, Francesca Dego, Kiron Atom Tellian, Daniel Lozakovich, Jeremias Fliedl e di leggende come Thomas Hampson, Sergei Babayan, Xian Zhang, Andrew Litton, John Axelrod e Alfred Eschwé.

Una nuova pagina, così la definisce Ambra Redaelli, presidente della Fondazione Orchestra sinfonica e Coro sinfonico di Milano Giuseppe Verdi. E in questa direzione va interpretata anche la volontà di costruire sinergie tra diverse istituzioni culturali del nostro territorio, che ha visto il maestro Tjeknavorian tra i fautori. “Sposiamo il desiderio espresso dal maestro Riccardo Chially di rafforzare le sinergie tra le istituzioni culturali del territorio: crediamo che proprio Emmanuel Tjeknavorian, per la sua apertura e versatilità, sia il perfetto ambasciatore di questo auspicio”.

Detto, fatto: ecco quindi il 9 giugno prossimo in Piazza Duomo il maestro Riccardo Chailly a dirigere nel Concerto per Milano la Filarmonica della Scala, affiancato da Tjeknavorian, in questa occasione nella veste di violinista solista in un omaggio alla musica per il cinema.

A confermare il supporto delle istituzioni, a partire da quello economico, erano presenti Federico Freni,  sottosegretario all’Economia e finanze, Francesca Caruso, assessora alla cultura di Regione Lombardia e Tommaso Sacchi, assessore alla cultura del Comune di Milano. La Fondazione, forte del successo delle vendite della stagione 2023/2024 che hanno registrato +22% rispetto al precedente cartellone, prevede comunque un aumento di ricavi da abbonamenti, grazie alla proposta di nuove formule di abbonamento.

Sarà anche un programma dedicato a parecchi anniversari: da quello che tocca direttamente la Fondazione con il 25esimo dell’inaugurazione della sala dell’Auditorium, al 150° anniversario dalla nascita di Guglielmo Marconi a cui sono dedicati 3 appuntamenti; dal 150° anniversario dalla nascita di Maurice Ravel, ai 50 anni dalla morte di Dmitrij Shostakovich; dal bicentenario dalla nascita di Anton Bruckner, ai 150 anni dalla morte di Georges Bizet, tutti compositori a cui Tjeknavorian ha dedicato grande attenzione nella programmazione della stagione.

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