Diverso il discorso per quanto riguarda l’Europa League: fin dai sedicesimi, Fiorentina e Napoli erano state dichiarate come titolari di tutte le carte per poter vincere la coppa. La squadra di Montella, dopo aver eliminato Tottenham e Roma, rispedisce in Ucraina anche la Dinamo Kiev, in un match di ritorno dominato dall’inizio alla fine. L’uno a uno rimediato in extremis fuori casa non ha minimamente convinto i viola a giocare sulla difensiva, anzi. Montella ha voluto far capire sin da subito a tutto il popolo del Franchi che la propria squadra avrebbe avuto un atteggiamento propositivo, di chi la partita la vuole vincere. Finisce 2 – 0 grazie ad un gol fortunoso di Mario Gomez, uno di Vargas nel finale con tante, tantissime occasioni sprecate soprattutto nel primo tempo.
Il Napoli controlla le sfuriate del Wolfsburg e tra le mura del San Paolo si comincia a respirare aria delle grandissime occasioni. L’undici di Benitez esce con un pareggio per 2 -2 contro i tedeschi, giunti in Campania con quattro gol sul groppone. Succede tutto nel secondo tempo: padroni di casa in vantaggio per due a zero (reti di Callejon e Mertens), prima del ritorno d’orgoglio del Wolfsburg, che pareggia con Klose e Perisic. Al termine dei 90 minuti il Napoli, seppur tra alti e bassi in campionato, si ritrova in semifinale di Europa League.
Gli occhi di Torino, Firenze e Napoli ora saranno tutti indirizzati per il sorteggio di Nyon. Per la Juventus il rischio è massimo: Bayern Monaco, Barcellona e Real Madrid le possibili avversarie. Napoli e Fiorentina sperano di evitare di scontrarsi, mentre potrebbero vedersela con Dnipro o Siviglia.
Jacopo Trevisani
24 aprile 2015