Allegri schiera in campo il tridente offensivo formato da El Shaarawy, Balotelli e Boateng, con Flamini, Ambrosini e Muntari a centrocampo. In difesa viene schierata la coppia centrale classica, formata da Zapata e Mexes, mentre sugli esterni si muovono De Sciglio e Constant. In porta, ovviamente, Abbiati.
Andreazzoli, con un modulo speculare a quello del Milan, schiera dal primo minuto: Lobont, Marquinhos, Castan, Burdisso, Dodò, Perrotta, Bradley, Marquinho, Totti, Lamela, Osvaldo.
Durante tutto l’arco del primo tempo è il Milan a fare la partita. Il tridente messo in campo da Allegri garantisce profondità alla manovra offensiva, validamente messa in moto da un centrocampo muscoli e cuore. La Roma riparte in contropiede con Lamela e Marquinho, senza però riuscire mai a creare seri pericoli alla porta difesa da Abbiati. Gli unici brividi per il popolo rossonero arrivano a causa di due grossolani errori in disimpegno di Constant, che comunque non producono alcuna conseguenza negativa. Balotelli prova su punizione a sbloccare il risultato, senza successo. Il primo tempo scorre via in un sostanziale equilibrio, tra sterili possessi palla offensivi del Milan e inconcludenti tentativi di contropiede della Roma. La pochezza di emozioni è, però, interrotta a pochi minuti dalla fine del primo tempo dalla follia di Muntari, il quale, a seguito di un fallo da ammonizione commesso da Balotelli, perde la testa e prima si fa ammonire dall’arbitro Gianluca Rocchi per averlo trattenuto nel tentativo di farlo desistere dall’ammonire Balotelli, e poi si fa mandare anzitempo sotto la doccia per le conseguenti proteste. Davvero inspiegabile il gesto del ghanese, che si fa espellere banalmente proprio nella partita che può decidere le sorti di una stagione intera.
Il secondo tempo inizia con una macchia: dai settori di curva riservati ai tifosi ospiti arrivano cori razzisti nei confronti dei giocatori di colore del Milan, in particolare di Balotelli, che costringono l’arbitro a sospendere per qualche minuto la partita. Riportata la gara alla normalità, le ostilità calcistiche riprendono con un ritmo più veloce. La Roma può godere di più ampi spazi in mezzo al campo grazie alla superiorità numerica e al 55′ sfiora il gol con Dodò, che supera Abbiati in uscita con un pallonetto ma si vede respingere la palla da Mexes in acrobazia. Allegri cerca di dare maggiore freschezza in avanti inserendo Robinho al posto di El Shaarawy. Nonostante l’inferiorità numerica il Milan continua a reggere bene il campo e rischia addirittura di passare in vantaggio con Flamini, il quale impegna Lobont con un tiro rasoterra da dentro l’area di rigore. La Roma non riesce a sfruttare la superiorità come vorrebbe. Nei minuti finali di gara è il Milan a fare la partita, presenziando costantemente la metà campo avversaria, ma mancando spesso il cross finale. Quando la partita è ormai giunta alla conclusione, arriva ciò che non ti aspetti: Totti si rende autore di un bruttissimo fallo su Mexes e rimedia un inevitabile cartellino rosso. Una follia quella del capitano giallorosso, che rischia di macchiare una stagione fino ad ora quasi perfetta.
Alla fine delle ostilità, il pareggio è il risultato più giusto. Allo stadio Meazza di San Siro, Milan – Roma finisce 0 a 0.
Giuseppe Ferrara (inviato al Meazza)
12 maggio 2013