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Roma si prepara ai funerali di papa Francesco

A seguito della morte di Papa Francesco, Roma dispiega una ad una tutte le sue forze. Dal potenziamento del contingente delle forze dell’ordine e dei servizi di trasporto pubblico nell’area attorno a San Pietro alla fly zone, dai percorsi dedicati ai fedeli per evitare la calca all’attivazione del Centro per la gestione eventi nella sala operativa della questura. Dalla notizia della morte del pontefice, nella mattina del 21 aprile, il cuore operativo della capitale si è attivato per fronteggiare un evento dalla portata mondiale.

Sono oltre 200mila, infatti, le persone attese il 26 mattina a San Pietro per i funerali del Santo Padre. Con esse, si prevede, inoltre, l’arrivo almeno di cento delegazioni straniere e dei leader di stato internazionali: tra questi, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello francese Emmanuel Macron, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva e Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.

Le misure di prevenzione, sicurezza e ordine pubblico

Saranno giorni a dir poco intensi per la capitale e il Comune di Roma. In occasione della scomparsa del pontefice sono diverse le misure attivate per l’arrivo dei fedeli e la sicurezza a San Pietro. Dopo la traslazione della salma di Papa Francesco, da Santa Marta a San Pietro, avvenuta questa mattina alle 9, sarà possibile porgere l’ultimo saluto al Santo Padre da mercoledì a venerdì, per poi prepararsi al giorno dei funerali, in programma sabato alle ore 10 sul sagrato della Basilica di San Pietro. Per tali occasioni, il Questore di Roma ha disposto una rimodulazione dei dispositivi di controllo del territorio in tutta l’area orbitante San Pietro, intensificandoli e rafforzandoli. Atac ha ugualmente deciso di «potenziare le undici linee del servizio di superficie» e le sei linee della rete portante nella zona della Basilica. Previsti anche dei pullman turistici. Come si legge dal sito del Comune di Roma, sul fronte della viabilità è stata creata un’area di sicurezza delimitata dai seguenti piani stradali: largo del Colonnato, via dei Corridori, Borgo Sant’Angelo, via della Traspontina, via Pio X, Borgo Santo Spirito, largo degli Alicorni, via Paolo VI e piazza Sant’Uffizio.

Le decisioni del CdM

Nel frattempo, nella mattina del 22 aprile, il Consiglio dei Ministri ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale, che si estenderanno, dunque, fino al giorno dei funerali. Insieme a questa decisione, il CdM ha designato il capo del dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, come commissario per l’organizzazione e la gestione dei funerali del Papa e delle cerimonie che ne seguiranno. Come si legge nel decreto, Ciciliano si occuperà «misure organizzative relative alla mobilità, all’accoglienza, anche sanitaria, e all’assistenza della popolazione e a quant’altro occorra». La situazione resta comunque sempre monitorata, con continue riunioni di aggiornamento riguardanti la gestione dei flussi e delle misure di sicurezza, connessa anche agli eventi già in programma per il Giubileo (come il Giubileo degli adolescenti, per il quale sono previsti a Roma oltre 100mila ragazzi tra il 25 e il 27 aprile).

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