Un annuncio che ha però provocato una spaccatura all’interno dello stesso Pdl. A sorpresa Angelino Alfano, con un post su Facebook, si dissocia dallo strappo che si è aperto fra il suo partito ed il governo Letta affermando che Berlusconi prima di annunciare le dimissioni avrebbe dovuto consultare i ministri.
Dello stesso parere anche altri ministri del partito di centrodestra, da Maurizio Lupi a Beatrice Lorenzin ed anche Gaetano Quagliariello. Mentre Berlusconi si dichiara pronto a continuare a lottare Alfano ricorda di essere pur sempre: «berlusconiano e leale. Però la lealtà mi impone di dire che non possono prevalere posizioni estremistiche estranee alla nostra storia, ai nostri valori e al comune sentire del nostro popolo. Se prevarranno quegli intendimenti il sogno di una nuova Forza Italia non si avvererà».
Insomma un caso all’interno del Pdl che potrebbe portare ad una crisi di governo, che in questo momento, fungerebbe da ghiottina per un’Italia che sta provando a rimettersi in piedi. Non a caso Enrico Letta stamani ha dichiarato: «Permettetemi di dirvi che se vi scapperà qualche preghiera per l’Italia in questi giorni, sicuramente sarà utile». Una frase che non ha bisogno di commenti.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che stamani si trovava a Napoli per un incontro con la comunità ebraica, ha dichiarato: «Siamo in una fase un po’ criptica… io cercherò di vedere se ci sono le possibilità per il prosieguo della legislatura».
Non ci rimane che pregare? Berluconi stamani ha dichiarato: «Non sono stanco di combattere, sono in piena forma. Stanotte dopo 59 notti in cui non riuscivo a dormire, ho dormito 10 ore di fila. Sono pronto a riprendere la battaglia». A partire da domani comincerà una settimana decisiva per le sorti del governo Letta-Alfano. Amen.
Enrico Ferdinandi
(@FerdinandiE)
29 settembre 2013