Della sua brutta esperienza il tassista racconta: “L’aggressore è salito a bordo del mio taxi insieme ad altri tre amici, tra i quali una ragazza. Tre di loro, tra cui l’aggressore, erano di colore ma parlavano tutti un italiano perfetto.
Ad innescare la violenza una frase riferita ad una squadra di calcio, forse fraintesa, ma che ha dato il via alla furiosa aggressione, da cui il tassista ha riportato un morso del pollice della mano destra, e contusioni in più punti, oltre alla rottura degli occhiali da vista e del parabrezza, infranto con una testata. L’ospedale lo ha dimesso con sette giorni di prognosi.
Dai fatti denunciati si apprende che tutto ha avuto inizio a mezzanotte e 50 minuti di ieri quando i quattro giovani sono saliti sul taxi in zona Brera. La destinazione era il quartiere Isola. Il clima sembrava disteso e si chiacchierava. Ma quando il tassista, tifoso dell’Inter ha citato una vittoria della sua squadra, il giovane seduto accanto a lui, prima lo ha offeso e poi ha cominciato a mettergli le mani addosso per provocare. L’aggressore, milanista, era rimasto irritato dall’affermazione del tassista, che non poteva sapere, né poteva mai intuire una reazione violenta. Quando poi il tassista gli ha fatto notare che stava esagerando, il giovane è passato al contrattacco e la situazione è degenerata. Caselli ha quindi invitato tutti a scendere, rifiutandosi di accompagnare a casa anche solo la ragazza del gruppo.
Il tassista ammette di essersi difeso picchiando l’aggressore a sua volta, ma spiega che questa è stata la più brutta esperienza che ha fatto in 13 anni di attività.
La colluttazione, fortunatamente è stata registrata dalla telecamera interna del taxi e le immagini ora sono in mano ai carabinieri, che le hanno acquisite nel corso della denuncia sporta da Oreste Caselli.
Si spera che gli accertamenti giungano all’identificazione del furioso aggressore perché venga segnalato all’Autorità Giudiziaria.
Sebastiano Di Mauro
26 dicembre 2014