Nell’Ohio così come in Florida, il vantaggio di Obama sarebbe quantificato in sei punti con il 51% delle preferenze. Almeno il 50% delle persone interrogate in questi tre Stati ammettono di aver un opinione “favorevole” dell’attuale presidente, contro il 40% ottenuto da Romney. Diversi sondaggi condotti su scala nazionale annunciano invece una battaglia combatutta tra i due contendenti per il posto alla Casa Bianca di Washington D.C. La popolarità di Barack Obama è più importante all’interno di questi tre Stati che nella nazione intera secondo il direttore aggiunto dell’istituto di sondaggio dell’università di Quinnipac, Peter Brown, che ricorda che ogni presidente eletto dopo il 1960 si era imposto in almeno due di questi tre Stati di fondamentale importanza elettorale. “Una parte della spiegazione è certamente riconducibile nel tasso di disoccupazione che è molto inferiore a livello nazionale nell’Ohio. In Florida, è precipato nello scorso anno, in contro tendenza nazionale”, ha spiegato lo stesso Brown. E chiaro quindi che sostanzialmente il soggetto centrale della campagna americana è l’economia. “La metà degli elettori interogati considerano l’economia come il soggetto più importante della loro scelta elettorale”, ha evidenziato successivamente Peter Brown. Mai come in queste elezioni rispetto agli ultimi decenni l’economia risulta così importante per l’esito finale. Il paese manifesta una certa preoccupazione per l’attuale situazione e il futuro a venire. Nel 2008 Barack Obama riuscì a convincere il popolo che “yes we, can”, ora servirà senz’altro molto di più per rimanere alla Casa Bianca e resistere alla pressione dell’ex governatore del Massachusets.
Manuel Giannantonio
1 agosto 2012