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Stati Uniti: Il padre di Snowden apprezza la fermezza di Putin nei confronti dell’America

Barack Obama ha respinto il summit previsto con il Presidente russo Vladimir Putin nell’ambito dell’affaire Snowden. Sono note da tempo le divergenze tra la Russia e gli States e questo caso ribadisce il concetto. Intervistato dalla Reuters, il padre di Edward Snowden fornisce il suo punto di vista.

Il padre di Edward Snowden pensa che il Presidente russo Vladimir Putin resisterà alle pressioni degli Stati Uniti dopo la decisione della Russia di accordare l’asilo politico al figlio, reclamato da Washington dopo le sue rivelazioni sulla sorveglianza mondiale delle telecomunicazioni esercitata dall’America.

Lon Snowden si è espresso giovedì, lo stesso giorno in cui Barack Obama ha annunciato l’annullamento di un summit liberale con Vladimir Putin a settembre, per protestare contro la decisione russa.

“Il Presidente Vladimir Putin è rimasto fermo. Rispetto la fermezza e il suo coraggio”, ha dichiarato Lon Snowden in una lunga intervista concessa alla Reuters. “E’ rimasto fermo di fronte all’intensa pressione del nostro governo. E voglio credere che manterrà la sua fermezza”.

Lon Snowden ha apertamente criticato il modus operandi con il quale il governo americano ha gestito il caso. Suo figlio non aveva altra scelta che scegliere l’asilo politico all’estero. Lon non ha parlato a suo figlio da quando ha lasciato gli Stati Uniti per Hong Kong prima della divulgazione delle sue rivelazioni sul programma di sorveglianza americano (Prism ndr) e il conseguente scoppio del caso Datagate. “Preferisco attendere di poter spostarmi e parlare con lui faccia a faccia. Sono impaziente di poterlo fare”.

Lon Snowden, che ha servito per circa una trentina d’anni la guardia costiera prima di andare in pensione nel gennaio del 2009, evidenzia che non prende certamente alla leggera la divulgazione di informazioni classificate come segrete, ma ha ammesso di comprendere meglio ora le motivazioni del figlio.  Il padre di Edward ha inoltre dichiarato: “Credo che mio figlio ha rilevato dei dati reali da parte del governo e credo che abbiamo numerosi responsabili politici, fino ai piani alti, che sono minacciati e imbarazzati per questo”.

Il padre descrive il proprio figlio come uno che non sarebbe assolutamente a suo agio con il fuoco mediatico. Alla domanda se un giorno Edward tornerà negli Stati Uniti Lon ha riposto: “Si. Assolutamente. Non posso dirvi quando ma credo che mio figlio voglia tornare”.

 Manuel Giannantonio
(Twitter @ManuManuelg85)
(Blog: http://www.fanpage.it/manuel-giannantonio/)

8 agosto 2013

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