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Cala la produzione industriale, -3% annuo a ottobre

istat_crolla_la_produzione_industriale_novembre_settore_auto_a_6_22290La produzione industriale è calata dello 0,1% a livello congiunturale (indice destagionalizzato) a ottobre e del 3% su base annua (indice grezzo). A rivelarlo è l’Istat, che controverte le attese degli analisti e lancia il monito sulla possibile stagnazione della produzione. In effetti, secondo le attese, la produzione avrebbe potuto “mostrare un parziale rimbalzo a ottobre (0,2% mensile) dopo il calo di settembre (-0,9%). Su base annua l’output si dovrebbe attestare a -0,9%, in calo rispetto al mese precedente in termini grezzi, ma in recupero considerando l’indice corretto per gli effetti di calendario”. In realtà, è negativa anche la produzione dei primi dieci mesi dell’anno, che è scesa dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e quella nella media del trimestre agosto-ottobre, calata dello 0,9% rispetto al trimestre precedente.

“L’industria, che dovrebbe essere il settore a beneficiare maggiormente dell’indebolimento del cambio e del calo delle quotazioni delle materie prime, non sembra ancora in grado di traghettare il resto dell’economia fuori dalla recessione”, è il commento sui dati Istat di Paolo Manesi di Intesa Sanpaolo.

A ottobre l’indice destagionalizzato registra variazioni congiunturali positive nei comparti dei beni strumentali (+1,2%) e dei beni di consumo (+0,3%); variazioni negative invece per i beni intermedi (-0,8%) e l’energia (-0,7%). In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario presentano diminuzioni in tutti i raggruppamenti principali: i beni intermedi (-4,2%), i beni di consumo e l’energia (entrambi -3,8%) e i beni strumentali (-0,7%).

Con riferimento ai settori di attività economica, i comparti che registrano i maggiori aumenti tendenziali sono quelli della fabbricazione dei mezzi di trasporto (+4,3%), computer, prodotti di elettronica ed ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+4,2%) e altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+1,6%). Le diminuzioni più significative si registrano per fabbricazione di apparecchiature elettriche e per uso domestico non elettriche (-16,5%), farmaceutici di base e preparati (-14,9%) e coke e prodotti petroliferi raffinati (-9,3%).

Giuseppe Ferrara
11 dicembre 2014

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