“L’industria, che dovrebbe essere il settore a beneficiare maggiormente dell’indebolimento del cambio e del calo delle quotazioni delle materie prime, non sembra ancora in grado di traghettare il resto dell’economia fuori dalla recessione”, è il commento sui dati Istat di Paolo Manesi di Intesa Sanpaolo.
A ottobre l’indice destagionalizzato registra variazioni congiunturali positive nei comparti dei beni strumentali (+1,2%) e dei beni di consumo (+0,3%); variazioni negative invece per i beni intermedi (-0,8%) e l’energia (-0,7%). In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario presentano diminuzioni in tutti i raggruppamenti principali: i beni intermedi (-4,2%), i beni di consumo e l’energia (entrambi -3,8%) e i beni strumentali (-0,7%).
Con riferimento ai settori di attività economica, i comparti che registrano i maggiori aumenti tendenziali sono quelli della fabbricazione dei mezzi di trasporto (+4,3%), computer, prodotti di elettronica ed ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+4,2%) e altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+1,6%). Le diminuzioni più significative si registrano per fabbricazione di apparecchiature elettriche e per uso domestico non elettriche (-16,5%), farmaceutici di base e preparati (-14,9%) e coke e prodotti petroliferi raffinati (-9,3%).
Giuseppe Ferrara
11 dicembre 2014