Le difficoltà economiche in atto scuotono le imprese che intendono avviare il passaggio generazionale.
L’osservatorio di Assoholding rileva un importante incremento di attenzione da parte delle imprese nella definizione di una governance per la continuità del business. E se i dati segnalano una crescita del fenomeno, l’Associazione delle capogruppo rilancia con vigore i vantaggi che possono derivare dalla costituzione di una holding. “Le ricadute positive di una gestione di questo tipo – spiega il Presidente di Assoholding, Gaetano De Vito – sono almeno di tre tipi.
Sul fronte della struttura finanziaria un governo d’impresa mediante holding consente una facile distribuzione delle risorse finanziarie alle società del gruppo mentre, per quanto riguarda gli utili, la capogruppo incassa i dividendi che può poi distribuire ai soci previa gestione centralizzata nella copertura degli impegni finanziari e dell’accantonamento ai fondi riserva. Infine – prosegue De Vito – è indiscusso il ruolo che le holding detengono nella spendibilità all’esterno dei dati patrimoniali aggregati, con effetti importanti sulla capacità di indebitamento bancario o di natura obbligazionaria”.
In ambito fiscale strutturare un passaggio generazionale con il presidio di una società capogruppo presuppone anche una semplificazione nell’accesso alla disciplina del consolidato, un miglioramento nella circolazione dei flussi finanziari e la possibilità di prevedere liquidazioni IVA di gruppo. C’è, tuttavia, una importante analisi che occorre operare nei passaggi d’impresa, come ricordato i tecnici di Assoholding, correlata ai modelli di governance per le aziende come quelle italiane, vocate a valori specifici e alla continuità familiare. La struttura societaria mediante holding in questa direzione è in grado di assicurare una proprietà che resti in famiglia ma con il plus di garantire una conduzione affidata a mani capaci, anche per via di possibili contributi esterni che migliorino l’efficienza, senza limitare la continuità.
“La holding di famiglia – conclude il Presidente delle società capogruppo – consente di attribuire all’erede il controllo della gestione delle società operative e attribuire agli altri non designati una partecipazione agli utili del gruppo, mediante la percezione dei dividendi distribuiti dalla holding.
La flessibilità assicurata da questo tipo di governance consente quindi di cristallizzare la composizione della compagine sociale della società operativa, impedendo che alcuni eredi cedano le proprie partecipazioni a soggetti terzi”. In definitiva quello delle società madri rappresenta un livello societario intermedio che avvantaggia l’impresa sia rispetto alla prosecuzione del business che per quanto riguarda la riduzione di eventuali rallentamenti.
MEGLIO UN PASSAGGIO CON PATTO DI FAMIGLIA
Lo strumento più idoneo ad attivare un passaggio generazionale con una società capogruppo è il patto di famiglia. Il ricorso a questo istituto giuridico consente di stabilire ex-ante le regole che orienteranno le scelte e le decisioni del fondatore mettendo al riparo da conflitti tra eredi.
“La strutturazione di un efficiente patto di famiglia – spiegano i tecnici di Assoholding – deve tenere in considerazione numerose variabili che riguardano l’organigramma societario, la composizione della base sociale, dimensioni, i familiari che lavorano in azienda e il loro grado di coinvolgimento”.
Dal punto di vista fiscale i trasferimenti effettuati tramite patti di famiglia, ai sensi del Dlgs 346/90, non sono assoggettati a tassazione. Il beneficio della detassazione è riconosciuto a condizione che gli aventi causa proseguano l’esercizio dell’attività d’impresa o detengano il controllo per un periodo non inferiore a 5 anni dalla data di trasferimento.
CARATTERISTICHE PATTO DI FAMIGLIA
• Contratto in aderenza alle disposizioni in materia di impresa familiare;
• Atto pubblico;
• Partecipazione di tutti i legittimari;
• Liquidazioni ai partecipanti che non entrano nella governance;
• Facoltà di rinuncia dei legittimari;
• Divieto di collazione o riduzione delle quote ricevute.