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TORINO CRIME | Bye bye sonni tranquilli

Volenti o nolenti, siamo tutti un po’ appassionati di cronaca nera: il tizio che ha ucciso quell’altro, i casi di violenza domestica, la scomparsa di più comuni soggetti che a volte vengono ritrovati vivi altre volte no… insomma, cose di questo genere.

Poi si passa alla fiction, alla fantasia che prende forma nei libri, nei film, nelle serie tv, negli sceneggiati e a teatro: quando il crime scivola in una realtà fittizia, allora ci sentiamo meno in imbarazzo ad ammettere il nostro personale gusto per il macabro, il grottesco, il sangue e la violenza.

Perché in fondo tutto ciò che è letteratura, cinema, recitazione o altro, serve proprio per mettere una barriera forte e resistente tra ciò che siamo noi nella realtà e ciò che invece fingiamo di essere (anche se spesso il ragionamento va fatto alla rovescia) quando guardiamo uno schermo o ci immergiamo nelle pagine di un libro.

Ed è proprio su questo che si basano tantissimi scrittori di libri noir/gialli/thriller, su questa barriera loro costruiscono delle storie capaci di mettere in luce quel negativo che in piccole dosi è presente in ognuno di noi, mentre nei libri la percentuale sale a livelli stellari.

Dunque, perché non dedicare qualche giornata al Crime più puro e semplice, proprio per capire quali siano le motivazioni che ci spingono ad appassionarci a tali generi spesso più inquietanti o quali siano le storie che diano spunto agli scrittori e agli sceneggiatori: a Torino arriva dal 6 al 9 aprile, il festival “Torino Crime”, giunto quest’anno alla sua seconda edizione, forte del grande successo ottenuto l’anno scorso, sempre nel capoluogo piemontese.

Per 4 giorni interi, gli appassionati del genere potranno partecipare gratuitamente a moltissimi incontri, Criminal Tablets, proiezioni, lezioni e tavole rotonde. Questa seconda edizione del festival (il primo in Italia dedicato alla Criminologia e allo storytelling dei fenomeni criminali) parte da due filoni che attraversano tutta la struttura dell’evento: lo studio del crimine e il suo sviluppo narrativo su più livelli. Si potrà avere accesso “virtualmente” agli archivi segreti della CIA, si parlerà di ecomafia e di stalking, si passerà alla psicologia applicata e alla criminalità femminile (noi donne siamo ancora più cattive degli uomini, se vogliamo) fino ad arrivare al terrorismo internazionale e molto altro ancora.

Il programma è molto ricco di eventi, la maggior parte dei quali si svolgerà presso il Circolo dei Lettori di Torino (via Bogino 9): si parte giovedì 6 aprile alle ore 18.30 (nella sala grande) con una conferenza che cercherà di spiegare come i servizi di intelligence siano cambiati oggi rispetto a molti anni fa e a seguire un piccolo Aperikiller (che verrà servito ogni giorno, eccezion fatta per sabato 8 e domenica 9, giorni in cui verrà sostituito dal famoso Brunch Criminale).

Tale rassegna però presenta anche qualcosa per i più piccini: nella giornata di sabato 8 aprile alle ore 16, in sala lettura, prenderà vita “La merenda selvaggia di Sherlock Holmes: chi ha rubato la marmellata?”, durante la quale anche i bambini potranno divertirsi a risolvere alcuni complicati intrighi, proprio come possono aver fatto Topolino e Basettoni o Basil l’Investigatopo.

La cerimonia di inaugurazione si svolgerà alle ore 21 di giovedì 6 aprile, presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale, in via Verdi 9, durante la quale si parlerà del caso Multari: la nascita della legge sullo stalking, con testimonianze anche di Rosa Tripodi, madre di Antonella Multari.

Per consultare l’elenco completo degli eventi in programma relativi a questo festival, visitate il sito www.crimefestival.net.

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