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Tre casi di cover che hanno avuto più successo delle canzoni originali

Nel panorama musicale è molto comune che gli artisti facciano cover di brani celebri ed evergreen di grandi colossi musicali. Succede anche spesso che sia proprio la versione reinterpretata a dare il grande successo alla canzone e farla diventare una hit.

La cover di Whitney Houston del brano I Will Always Love You e di Beggin’ dei Måneskin sono solo alcuni degli esempi più eclatanti di come un’interpretazione diversa della canzone possa garantire una fama mondiale al brano.

Proprio riguardo I Will Always Love You, conosciuto per la famosissima interpretazione di Whitney Houston del 1992, nonché una delle canzoni simbolo della cantante, non molti sanno che la vera compositrice e artista originale della canzone sia Dolly Parton. Il brano è nato dalla penna della cantautrice country che lo pubblicò nel 1974 come dichiarazione di amicizia e di addio verso il suo amico e partner artistico Porter Wagoner dopo sette anni di collaborazione nello show “The Porter Wagoner Show” che avviò anche la carriera della cantautrice. La decisione di concludere questo rapporto professionale venne comunicata da Dolly a Porter proprio tramite il brano, esprimendo la sua gratitudine nonostante la chiusura di questo capitolo insieme. Nonostante fosse diventata molto famosa già all’epoca del rilascio, ciò che ha reso I Will Always Love You un cult di fama mondiale è il suo uso nel film “Guardie del corpo” del 1992 con Whitney Houston e Kevin Costner come protagonisti. Per l’occasione, il brano venne reinterpretato dalla Houston, che la trasformò da ballata country a vera e propria pop hit, nonché la colonna sonora più venduta di sempre (con più 45 milioni di copie vendute).

Un altro esempio di come una rivitalizzazione della canzone in versione pop faccia la differenza è quella del brano The Best con l’interpretazione di Tina Turner del 1989. Inizialmente il singolo, uscito nel 1988, era opera di Bonnie Tyler che però ottenne all’epoca solo un decimo posto in classifica in Norvegia. La cantante Tina Turner, ascoltato il brano e visto del potenziale, chiama Holly Knight, coautrice del brano, per aiutarla a fare delle modifiche e trasformarla in una versione più pop e simile alle sue corde. Grazie a questa rielaborazione, un anno dopo dalla pubblicazione dell’originale, Tina Turner ha dato una nuova vita e un più vasto successo alla canzone The Best per come è conosciuta ancora oggi. Una grande differenza del pezzo è stata anche la diversa interpretazione del pezzo, dove la Turner non la canta per qualcuno se non sé stessa:

“You’re simply the best/Better than all the rest/Better than anyone/Anyone I’ve ever met”

In questa chiave, la canzone assume una grande potenza, rendendo il brano un vero e proprio inno in un periodo storico di forte emancipazione femminile e desiderio di riscatto.

Un caso più recente è quello della canzone Beggin’ dei Måneskin del 2017. Il brano è stato pubblicato come singolo qualche ventennio prima, precisamente nel 1967, dai Four Seasons. Dalla sua pubblicazione, la canzone ha avuto molto successo, venendo interpretata da vari artisti, tra cui Frankie Valli, cantante dei Four Seasons, durante la sua carriera da solita, ma anche dal duo norvegese chiamato Madcon da cui ne otterrà un disco di platino nel Regno Unito. Negli ultimi anni ciò che ha veramente influito sulla viralità della canzone a livello globale è stata la più recente interpretazione dei Måneskin nel 2017, durante la loro partecipazione a XFactor presentando un diverso arrangiamento del brano in una delle prime puntate del talent show. Il brano reinterpretato riscuote un successo inimmaginabile in Italia e viene registrato ed inserito nell’EP di debutto Chosen della band romana. La vittoria del gruppo rock all’Eurovision Song Contest del 2021 attraverso il brano Zitti e buoni ha consacrato il successo del gruppo rock a livello mondiale e proprio grazie a questo passaggio i nuovi fan internazionali hanno scoperto anche le loro vecchie tracce, tra cui Beggin’, contribuendo alla viralità su piattaforme social come TikTok e scalando i primi posti nelle classifiche europee e mondiali di Spotify.

In tutti questi casi, che sono solo alcuni tra i più famosi in Italia e all’estero, le cover non hanno rappresentano di per sé solo un successo per il brano ma hanno consacrato la carriera dell’artista che ne ha dato una nuova interpretazione. Infatti, al giorno d’oggi tutti gli artisti nominati, dai Måneskin a Whitney Houston e Tina Turner vengono associati a primo impatto ai brani di cui parlato, spesso fraintesi per brani originali. Questo ci dimostra che il successo di un brano o di un artista possa non basarsi esclusivamente sul talento, nonostante ne rappresenti comunque una gran parte, ma anche nel saper dare un’interpretazione della canzone in base ai propri tempi, al proprio pubblico e al genere, lasciando che il perfetto tempismo contribuisca a fare la magia.

Articolo a cura di Micaela Filippi

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