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VENEZIA 2017 | L’attesa è finita

L’attesa è finita, i titoli sono stati svelati e in definitiva quasi tutte le voci dei giorni precedenti sono state confermate, ieri alla conferenza stampa di presentazione della 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica il direttore artistico Alberto Barbera ha annunciato i grandi nomi e gli interessanti titoli che comporranno il programma della selezione ufficiale del Festival. Tanti gli italiani presenti nelle varie sezioni e questa volta, secondo Barbera, la quantità corrisponde anche ad un criterio di qualità.

Sono 31, tra lungometraggi, cortometraggi e documentari, i titoli prodotti dall’Italia che saranno proiettati al Lido nel corso della Mostra che quest’anno si svolgerà dal 30 agosto al 9 settembre.

Dopo tanto tempo – ha detto il Direttore artistico della Mostra – in cui abbiamo assistito ad una grande produzione di film italiani che non sempre è stata sinonimo di qualità, quest’anno finalmente posso dire che i titoli sono tanti e molto buoni. Tanti esordi incoraggianti che propongono modelli espressivi e sperimentali nuovi, che escono dai soliti schemi della commedia all’italiana. Ci troviamo di fronte ad una piccola Nouvelle Vague con una forte caratterizzazione, un fenomeno da ascoltare con attenzione“.

Su tutti spiccano i nomi dei quattro registi – o gruppo di registi – italiani che concorrono per il Leone d’Oro nel concorso ufficiale Venezia 74: Manetti Bros. con Ammore e malavita (un film multistrato e colorato con Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Claudia Gerini, Carlo Buccirosso); Andrea Pollaoro con Hannah (film austero e pericoloso in cui l’attrice Charlotte Rampling recita ogni sequenza dall’inizio alla fine); Sebastiano Riso con Una famiglia (un racconto incentrato sul tema sensibile e delicato dell’utero in affitto con Micaela Ramazzotti e Patrick Bruel) e Paolo Virzì con The Leisure Seeker (prima opera in lingua straniera del regista livornese con Helen Mirren e Donald Sutherland).

Quattro anche i registi italiani presenti nella sezione Orizzonti: Cosimo Gomez con Brutti e cattivi (con Claudio Santamaria, Marco D’Amore e Sara Serraiocco); Susanna Nicchiarelli con Nico, 1988; Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Mario Guarnieri, Dario Sansone insieme con Gatta Cenerentola (lungometraggio animato); Edoardo Winspeare con La vita in comune.

Nella sezione non competitiva Cinema nel giardino spicca tra gli altri l’attesa proiezione dei primi due episodi della nuova serie televisiva Suburra che portano la firma di Michele Placido, Andrea Molaioli e Giuseppe Capotondi. Nel cast anche il padrino -in senso buono- di questa 74esima edizione della Mostra di Venezia, Alessandro Borghi, che condurrà le serate di apertura e chiusura.

Sarà invece il film di Alexander Payne, Downsizing, in concorso a Venezia 74 ad aprire la Mostra. Una produzione USA che vede nel cast la presenza di Matt Damon, Christoph Waltz e Alec Balwin. Mentre, in occasione della cerimonia di consegna dei Leoni d’oro alla carriera a Jane Fonda e Robert Redford, il film Netlix diretto da Ritesh Batra, Our souls at night, di cui i due noti attori sono interpreti principali, aprirà il programma delle proiezioni Fuori Concorso.

“I film selezionati per questa edizione della Mostra di Venezia -ha spiegato in conclusione Barbera- sono difficilmente classificabili. Non siamo alla ricerca di capolavori, ma di quanto di meglio il cinema ha da offrire. I Festival sono prodotti stagionali legati ad un periodo in rappresentanza del quale viene operata una selezione. Tra più di 1960 film provenienti da tutto il mondo ne abbiamo dovuti scegliere 19 per Orizzonti e 21 per Venezia 74 e abbiamo preferito quelli che più degli altri dimostravano di essere alla ricerca di nuovi modelli espressivi e narrativi”.

Le aspettative però sono state almeno in parte soddisfatte, perché il programma dei titoli in concorso a Venezia 74 comprende nomi e titoli che tanto il pubblico quanto la critica erano in attesa di vedere. Tra questi il nuovo film dell’attore e regista George Clooney, Suburbicon, nel quale ritroveremo di nuovo Matt Damon con Julianne Moore. Per la prima volta la Mostra di Venezia ospiterà il noto regista messicano Guillermo Del Toro che presenterà The shape of water, una fiaba noir che si muove tra fantasy e fantascienza dal sapore vintage. Altra nuova presenza in concorso è quella dello storico sceneggiatore e regista Paul Schrader con First Reformed i cui interpreti principali sono Ethan Hawke e Amanda Seyfried. Mentre ritorna in concorso il regista già vincitore di un Leone d’oro nel 2008 Darren Aronofsky con Mother! interpretato da Jennifer Lawrence, Javier Bardem e Michelle Pfeiffer. Anche il regista turco Abdellatif Kechiche, vincitore nel 2000 del Loene opera prima -nonché nel 2013 Palma d’oro al Festival di Cannes-, torna con un film frutto di una copruduzione franco-italiana, Mektoub, my love: Canto Uno. Tra i titoli in concorso quest’anno a Venezia 74 anche due documentari, Human Flow del cinese Ai Weiwei e EX LIBRIS – The New York Pubblic Library del regista e montatore statunitense Frederick Wiseman.

La selezione di film Fuori concorso di questa 74esima riserva anch’essa delle gradite presenze, come quella del regista britannico Stephen Frears di cui avremo modo di apprezzare l’atteso Victoria e Abdul in cui il premio Oscar Judi Dench veste i panni della regina Vittoria.  Nel film Loving Pablo, dello spagnolo Fernando Leon De Aranoa, vedremo Javier Bardem interpretare il difficile ruolo di Pablo Escobar al fianco di Penélope Cruz. Anche nella selezione dei film Fuori concorso lascia grande spazio al cinema italiano con diverse opere: Il Signor Rotpeter di Antonietta De Lillo (con Marina Confalone, tratto da un racconto di Fraz Kafka); Casa d’altri di Gianni Amelio (documentario); Diva! di Francesco Patierno (con Barbara Bobulova, Anita Caprioli, Carolina Crescentini, Silvia D’Amico, Isabella Ferrari, Carlotta Natoli, Greta Scarano e Anna Forglietta, insieme per interpretare un unico personaggio, quello dell’attrice Valentina Cortese); Il colore nascosto delle cose di Silvio Soldini (con Valeria Golino e Adriano Giannini).

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