L’ultimo saluto a Papa Francesco si terrà sabato 26 Aprile, nel primo giorno dei Novendiali, alle ore 10. L’ufficio delle celebrazioni liturgiche ha comunicato che i funerali si terranno sul sagrato della basilica di San Pietro, la liturgia inoltre sarà presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio. Diversi leader internazionali hanno già confermato la loro presenza per rendere omaggio al Pontefice.
Saranno presenti, a rappresentare le istituzioni italiane, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del consiglio dei ministri Giorgia Meloni.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha comunicato tramite un post sul suo social Truth: “Io e Melania andremo al funerale di papa Francesco a Roma”.
Il presidente francese Emmanuel Macron durante una conferenza stampa dall’Isola della Riunione, ha annunciato la sua partecipazione ai funerali di Papa Francesco.
Il presidente russo Vladimir Putin ha fatto sapere, tramite il suo portavoce Dmitry Peskov, di non partecipare ai funerali di Papa Francesco. È stato specificato inoltre, che non è stato ancora deciso chi rappresenterà la Russia. L’assenza è motivata dal rischio di arresto sul territorio italiano. Sulla figura di Putin, infatti, pende un mandato di cattura internazionale emesso dal Tribunale Penale dell’Aia, che Roma sarebbe obbligata a rispettare in base agli accordi internazionali. Di conseguenza, il leader russo non può recarsi a Roma né altrove senza rischiare di essere arrestato dalle autorità pubbliche. Il capo del Cremlino aveva incontrato Bergoglio tre volte, di cui l’ultima nel 2019. Cristiano ortodosso, Putin ha segnalato più volte “l’atteggiamento favorevole” del Pontefice verso la Russia. Negli ultimi 25 anni, il rapporto tra il potere politico russo e la religione ortodossa si è fatto sempre più stretto, segnando un cambiamento significativo rispetto al passato ateismo di Stato, grazie anche all’impegno di Papa Francesco.
Una fonte della presidenza di Kiev ha fatto sapere della partecipazione di Volodymyr Zelensky, il presidente ucraino, tramite una dichiarazione all’agenzia di stampa Afp.
Javier Milei, il presidente argentino, ha confermato il viaggio a Roma per le esequie del pontefice “nonostante le divergenze, che oggi appaiono minori”. Milei ha continuato in un post su X: “averlo potuto conoscere nella sua bontà e saggezza è stato per me un vero onore”. In Argentina sono stati disposti 7 giorni di lutto nazionale per ricordare Jorge Bergoglio, nato a Buenos Aires nel 1936.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen parteciperà, come anche la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. In seguito alle conferme di von der Leyen e Metsola, anche Antonio Costa, presidente del Consiglio europeo ha fatto sapere che prenderà parte ai funerali.
Luiz Inácio Lula da Silva, il presidente del Brasile, sarà presente insieme alla moglie Janja. Lo ha riferito il Palacio do Planalto, sede della Presidenza della Repubblica del Brasile.
I monarchi di Spagna Felipe VI e Letizia Ortiz, guideranno la delegazione spagnola a Roma per i funerali. Insieme alla regina emerita Sofia hanno firmato il libro di condoglianze presso la Nunziatura del Vaticano a Madrid. Anche Re Filippo e la Regina Matilde del Belgio parteciperanno.
I media tedeschi riferiscono la presenza del presidente Frank Walter Steinmeier, che guiderà la delegazione tedesca, e quella del cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Keir Starmer, premier britannico, parteciperà pur dichiarandosi ateo. Ha sottolineato infatti come “quanto successo riflette la grande stima riconosciuta al Papa, non solo da milioni e milioni di cattolici, ma da molti altri, in tutto il mondo, me compreso”. Kensington Palace ha annunciato la presenza del principe William, in rappresentanza della famiglia reale britannica. Parteciperà anche a nome di Re Carlo III.
Marcelo Rebelo de Sousa, presidente della Repubblica portoghese, e il primo ministro Luís Montenegro parteciperanno ai funerali insieme al presidente del Parlamento José Pedro Aguiar-Branco e al ministro degli esteri portoghese Paulo Rangel. Dopo aver firmato il libro delle condoglianze presso la Nunziatura apostolica di Lisbona, ha anche annunciato il lutto nazionale, previsto dal 24 al 26 Aprile.
Il presidente israeliano Herzog è stato tra i primi a esprimere il suo cordoglio su X: “Uomo di profonda fede e compassione” lo ha definito. Mentre continua il silenzio di Benjamin Netanyahu e del ministro degli esteri Gideon Sa’ar, amplificato da un post di condoglianze prima pubblicato e poi rimosso dal ministro degli esteri.La Cina ha inviato un messaggio formale dopo oltre 24 ore: “negli ultimi anni Cina e Vaticano hanno mantenuto contatti costruttivi e intrattenuto scambi amichevoli. La Cina è disposta a compiere sforzi congiunti con il Vaticano per promuovere un continuo miglioramento delle relazioni”.