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Tajani al Cyber Security Building per la difesa cibernetica italiana

“Il tema della sicurezza nello spazio cibernetico è diventato prioritario: vediamo gli scontri e i rischi che ci sono, e le minacce legate ad attività ostili, condotte da attori statuali e non soltanto, sono sempre sempre più frequenti”, queste le parole del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani durante il suo intervento alla Farnesina alla “Conferenza Nazionale per la creazione di un ecosistema di cyber capacity building”.
“Di fronte alle crescenti minacce alla nostra sicurezza in ambito cibernetico, il Governo è fortemente impegnato in un’azione volta a rafforzare la sinergia tra enti pubblici e privati, mondo accademico e centri-studio”, ricordando poi un attacco cibernetico subito dalla Farnesina il giorno dell’arrivo in Italia del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: “Quando atterrò a Ciampino il presidente Zelensky, proprio mentre il suo aereo poggiava le ruote sulla pista, partiva un attacco al sito del ministero degli Esteri. Un attacco che come tanti altri è stato subito respinto”.

Per Tajani la sicurezza dello spazio cyber “è cruciale per il benessere e lo sviluppo della nostra società e dei nostri cittadini, ed è fondamentale per la competitività del nostro sistema industriale”. Per questo “bisogna agire anche sul fronte della protezione della proprietà intellettuale” così come “la protezione dei brevetti”, ha sottolineato il titolare della Farnesina. Oltre alla sicurezza cibernetica, infine, qualche parola anche sull’intelligenza artificiale: “È un tema che corre parallelamente e che aiuta nel contrasto agli attacchi. Penso che l’Ue abbia fatto bene ad approvare AI Act per delle norme che regolano questa novità importante, fondamentale, ma che è una risorsa da controllare, e non con cui essere controllati”.

Dopo la sessione istituzionale, la conferenza si è sviluppata nel corso della mattinata con interventi dei rappresentanti delle principali istituzioni coinvolte, aziende ed enti accademici attivi nel campo della cybersicurezza, con l’obiettivo di dar vita a un ecosistema capace di operare a livello internazionale, in un’ottica di promozione del saper fare italiano, di approfondimento di priorità operative e geografiche, di sviluppo di partenariati pubblico-privato, conferendo operatività alla proiezione del sistema cyber italiano ed europeo.
Bisogna sottolineare il fatto che le politiche di sicurezza cibernetica sono divenute prioritarie nelle agende politiche di governi e organizzazioni internazionali, in considerazione dei profondi mutamenti geopolitici e della rapida trasformazione digitale degli assetti economico-produttivi. In tale contesto, assumono particolare rilievo le iniziative di Cyber Capacity Building (CCB), volte al trasferimento di capacità e competenze verso Paesi terzi. In effetti, la creazione di capacità di sicurezza informatica consiste nel dotare individui e organizzazioni delle conoscenze, delle competenze e degli strumenti necessari per proteggere se stessi e i propri beni digitali e, in questo contesto, il CCB è fondamentale nell’attuale contesto di crescente interconnessione, in quanto le minacce digitali continuano a evolversi e a diventare sempre più sofisticate.
Proteggere i dati e garantire la resilienza delle infrastrutture critiche è essenziale per i governi, le imprese e i singoli cittadini ed è fondamentale per garantire un futuro digitale libero, aperto e sicuro per tutti. Uno dei nodi cruciali di svolta e sviluppo tecnologico dei prossimi anni.

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