Site icon 2duerighe

Chi è pronto per un nuovo mandato? L’analisi del dibattito Trump-Biden

Gli occhi di tutto il mondo erano puntati su Joe Biden, perché non era importante quello che avrebbe detto, ma come lo avrebbe detto. La domanda era una sola: sarà sciolto, capace e veloce, in grado di difendersi ed attaccare Donald Trump? È ancora in grado di fare il presidente degli Stati Uniti?

Stando a quello che è accaduto durante il primo dibattito trasmesso dalla CNN pare di no. Biden è apparso debole, rigido, esitante, rallentato, spaesato. Al contrario, il suo sfidante Donald Trump, che ha solo 4 anni in meno del presidente uscente, è apparso di gran lunga più lucido, energico e pungente.

I momenti clou del dibattito sono stati l’immigrazione, l’operato a Gaza, la questione ucraina e il tema dell’aborto. Sul primo argomento Biden ha cercato di difendere le sue scelte politiche ma è sembrato fin da subito molto debole. Vedendolo in difficoltà, addirittura, Trump ne ha approfittato dicendo che non avesse capito il filo logico delle sue frasi. L’attuale presidente in carica alla Casa Bianca ha provato anche a difendere la questione palestinese ma Trump ha sottolineato come le attuali misure pongono gli Stati Uniti come troppo filo-palestinesi, non permettendo ad Israele di “finire il proprio lavoro”.

Se Biden era eccessivamente passivo, Trump ha raccontato molte cose non consultando i dati o dicendo falsità come quella che vorrebbe che “Zelensky ogni volta che viene a trovarci se ne va con 60 miliardi di dollari”. Il tema dell’aborto, l’ultimo grande scoglio prima del discorso finale a piacere, ha visto un Biden più sicuro di sé, che vorrebbe reintrodurre la tutela del diritto all’aborto a livello federale. Trump lo ha accusato di facilitare l’aborto anche in condizione di gravidanza inoltrata o “dopo nascita”. Da l’, i due si sono accusati a vicenda di aver portato gli Stati Uniti sull’orlo del baratro, trasformando quello che doveva essere un dibattito sui temi più caldi in uno scontro personale.

Tra pagamenti in nero di pornostar per chiedere il proprio silenzio ad attaccare figli censurati, il primo dibattito tra i due aspiranti premier è stato, come al solito, ricco di materiale più per meme che per dibattito giornalistico serio.
Come voleva Donald, come è capitato a Joe.
Come vuole l’America.

Exit mobile version