Le Scuderie del Quirinale ripartono con Tota Italia

É prevista per domani 14 maggio – dopo la consueta inaugurazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella avvenuta ieri – l’apertura al pubblico della nuova mostra delle Scuderie del Quirinale: “Tota Italia. Alle origini di una nazione”, realizzata con la Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, in collaborazione con il Museo Nazionale Romano e curata da Massimo Osanna e Stéphane Verger. Finalmente si riparte, dunque, con un’esposizione di breve periodo ma pregna di opere di massimo rilievo, che ripercorrono le tappe della creazione e dell’unificazione del Paese.

Iuravit in mea verba tota Italia sponte sua
Il titolo riprende il famoso giuramento di Augusto, colui che per primo tentò di unificare l’Italia in un solo territorio inizialmente suddiviso in regioni, culti e tradizioni diverse. Il percorso della mostra racconterà, attraverso le dieci sale espositive delle Scuderie, questo processo di romanizzazione “che fu scontro, incontro e ibridazioni tra culture”, iniziando dall’Italia preromana e proseguendo con l’età giulio-claudia, per giungere all’unificazione sotto le insegne di Roma. Quest’ultima, centro del grande impero, conquistò il suo spazio relazionandosi ogni volta con culture e popoli differenti sulla scena del Mediterraneo. La narrazione rimane tuttavia libera dalla centralità della capitale così come da una visione regionale, per restare organica e coerente con il vasto bacino di provenienza delle opere e con la ricchezza espressiva e culturale che condusse alla formazione dell’Italia augustea e dell’Impero. “Tota Italia” diventa così un segno tangibile della ripresa con la riapertura del polo espositivo delle Scuderie ma anche dei più di trenta musei italiani che hanno collaborato al progetto, accordando prestiti eccezionali.

L’entità unica tutta italiana
Anche le Scuderie, come tutti i musei del mondo, hanno dovuto fare i conti con gli effetti della pandemia e hanno dovuto riprogrammare esposizioni molto importanti previste per il 2021. Questa rappresenta quindi l’occasione per presentare una «mostra dall’altissimo valore scientifico e dal forte significato simbolico (…), plastica rappresentazione della collaborazione armonica di tutto il sistema museale italiano» dichiara Mario De Simoni, presidente di Ales – Scuderie del Quirinale.

«Con il progetto di Tota Italia, – sottolinea ancora Massimo Osanna, Direttore generale Musei del Ministero della cultura– abbiamo voluto raccontare il secolare percorso di unificazione culturale, linguistica, politica, giuridica e territoriale che ha portato i tanti popoli dell’Italia antica a riconoscersi, dal tempo di Augusto, come parte di un’entità unica, sotto il segno di Roma. Popoli distinti negli usi e nei costumi, nelle lingue e nei modi di vivere, di abitare, di costruire, di onorare i morti e le divinità, che riemergono con grande forza comunicativa, nelle loro suggestive, straordinarie differenze, nella prima parte del percorso espositivo, in cui confluiscono opere eccezionali dai più importanti musei italiani, e che poi gradualmente, nel prosieguo della mostra, si presentano, di fatto, come parte di un mondo comune, complesso, variegato e ricco di diversità, ma al tempo stesso profondamente unitario: quello romano. Molto dell’Italia di oggi – conclude Osanna riprendendo di nuovo il tema principale dell’esposizione – dal diritto, alla lingua, alle città e alle regioni, fino alla prima grande rete di strade e alla forma stessa del paesaggio agrario, laddove minori sono state le trasformazioni successive, discende da quella prima, grande unificazione della Penisola». “Tota Italia” ci mostra dunque un fil rouge che lega il Paese, dalla nascita ai giorni nostri e che ripercorre il costituirsi della nostra identità culturale e delle radici del territorio, da sempre ricco di caratteri linguistici, culturali e sociali che convivono insieme tra conflitto e armonia.